Quarant’anni di traguardi raggiunti e tanti ancora da conquistare, custodendo la tradizione ma puntando sull’innovazione, vera sfida per imporsi sui mercati. Il presidente Salvatore Palitta ha spento le candeline, posizionate su una forma di pecorino romano, chiudendo la festa organizzata su Zoom e trasmessa in diretta sulla pagina Facebook del Consorzio di tutela del pecorino romano. Una festa allegra, piena di ricordi e racconti, presentata da Tinto di Radio2 e La7, che ha animato l’evento con ospiti istituzionali, studenti, testimoni del passato, esperti del settore. Un’ora e mezzo in cui si è spaziato su tanti argomenti, e che è stata l’occasione per fare il punto su temi importanti come l’emergenza post pandemia da affrontare con consapevolezza e abilità per superare la non facile crisi economica.

Palitta, puntiamo alla serenità del comparto – “Questo Consorzio ha una importanza fondamentale, basti pensare che rappresenta il più importante consorzio delle DOP ovine europee” ha detto il presidente Palitta. “La nostra crescita ha una ricaduta importante su tutta l’economia, per questo vogliamo agire sempre con responsabilità, così da creare tranquillità per il comparto, nostro obiettivo primario. Abbiamo la responsabilità di continuare una storia lunga 40 anni, il futuro sta nel creare le condizioni di stabilità necessarie per far crescere tutto il comparto. La solidarietà tra i produttori è la nostra forza. Abbiamo però bisogno di mercati aperti per competere alla pari con gli altri prodotti per cui speriamo finisca presto questa situazione di crisi. Sono poi convinto che per riuscire a imporsi sul mercato sia indispensabile innovare e differenziare il prodotto”, ha concluso Palitta. “E’ la strada che stiamo seguendo, grazie alla modifica del disciplinare, con i nuovi pecorini romani a ridotto contenuto di sale, di montagna e a lunga stagionatura. E con lo Snackorino, lo snack da 20 grammi di pecorino romano che, sono convinto, sarà un prodotto di grande successo”.

Bellanova, le misure del Governo – La ministra dell’Agricoltura Teresa Bellanova ha ricordato che il Pecorino romano è la più antica indicazione geografica italiana. Per proteggerlo, e per proteggere tutta la filiera dell’agroalimentare, è necessario fare sistema e poter contare su interventi concreti che portino al rilancio. Bellanova ha dunque ricordato gli interventi del Governo; l’acquisto in corso per 14 milioni di euro di pecorino romano, per i primi 7 la gara è già stata assegnata, per i successivi la consegna è prevista per ottobre; l’implementazione dei contratti di filiera con 20 milioni di finanziamenti agevolati che si aggiungono ai 10 di fondo perduto assicurati dal decreto legge emergenze agricole del 2019, la prossima settimana sarà pubblicato il bando per la presentazione dei progetti; la previsione con le nuove rilevanti risorse a disposizione del fondo emergenze alimentari di ulteriori interventi per il pecorino romano e sardo; gli interventi a sostegno del reddito dei pastori.

De Castro, nuovi aiuti dall’Europa – L’europarlamentare Paolo De Castro, coordinatore S&D alla commissione Agricoltura del Parlamento europeo, ha invece annunciato le ultimissime decisioni dell’Europa, con il via libera al Governo italiano e alle Regioni di garantire circa 420 milioni di euro a sostegno della liquidità di agricoltori, imprese e cooperative agricole in risposta alla crisi provocata dal coronavirus. In particolare, è stata innalzata da 5mila a 7mila euro la somma forfettaria destinata ai produttori agricoli ed è stato mantenuto a 50mila euro il contributo per piccole e medie imprese e cooperative. Si tratta di denaro a fondo perduto e sarà assicurato ai settori maggiormente colpiti dalla crisi.

Rosati, i consorzi sono di importanza fondamentale – Il direttore di Origin Italia Mauro Rosati ha sottolineato che gli aspetti mutualistici e associativi sono la chiave di ogni successo imprenditoriale e di prodotto. Oggi, senza consorzi, non avremmo più molti dei nostri prodotti che ci contraddistinguono nel mondo, perché fanno programmazione, qualità e cultura. E solo attraverso i consorzi, ha aggiunto, le imprese possono rimanere in piedi e continuare nella loro evoluzione.
Lafougere, il consumatore è quello che decide – L’analista di mercati Christophe Lafougere ha sottolineato che in questo momento, per superare la crisi dei mercati, sono due le piste da seguire: aggiungere al passato qualcosa del presente e colmare le lacune del mercato moderno dando al consumatore quello che non trova. Questo significa adattare i prodotti ai gusti e alle tendenze alimentari locali, e dunque innovare. Come appunto sta facendo il pecorino romano con i nuovi prodotti – il pecorino romano a ridotto contenuto di sale, quello di Montagna e quello a lunga stagionatura, oltre che lo snackorino.

Una Cacio e pepe in diretta – E come in tutte le feste che si rispettino, non è mancato l’angolo degustazione, con una splendida Cacio e Pepe preparata in diretta dallo chef Matteo Barbarossa, che ha raccontato al pubblico e agli studenti che hanno partecipato ai contest organizzati dal Consorzio i segreti del Pecorino romano. Infine, i saluti del presidente della Regione Sardegna Christian Solinas e dell’assessore all’Agricoltura della Regione Toscana Marco Remaschi, che ha richiamato alla necessità di fare rete e unire le forze per ottenere i migliori risultati possibili. Spazio anche ai ricordi e alla memoria con le testimonianze dell’unico socio fondatore del Consorzio in vita, Peppe Bua, e del secondo presidente, il laziale Cesare Lopez.