Dario Cartabellotta è stato confermato nel ruolo di Dirigente Generale del Dipartimento Regionale Agricoltura e Autorità di gestione Psr Sicilia. La decisione è stata assunta dal governo della Regione, guidato dal Presidente Nello Musumeci.
Il governo Musumeci il 29 maggio ha proceduto alla nomina dei dirigenti generali con competenze di Autorità di programmazione, per i quali era stato prescelto l’avviso pubblico con requisiti specifici. Si tratta di Ignazio Tozzo (Ragioneria generale), Benedetto Mineo (dipartimento Finanze/Fsc), Dario Cartabellotta (dipartimento Agricoltura/Psr) e Patrizia Valenti (dipartimento Formazione/Fse). Per il dipartimento della Programmazione, Autorità di gestione del Fesr, la Giunta regionale ha dato mandato di procedere all’avviso pubblico verso l’esterno per la selezione del nuovo dirigente generale, tenuto conto che non vi è stata alcuna domanda di partecipazione fra gli interni.
Alla luce del parere reso dal Consiglio di giustizia amministrativa, in sede consultiva, lo scorso 27 maggio e sentita la relazione del capo della segreteria tecnica della presidenza della Regione, la Giunta ha ritenuto necessario un ulteriore approfondimento tecnico-giuridico relativo alla posizione giuridica dei dirigenti di seconda fascia, prorogando l’incarico degli attuali direttori generali per 15 giorni.
Il Distretto della Pesca, attraverso il suo Presidente, Nino Carlino, esprime il proprio compiacimento per la conferma di Cartabellotta. “Questa scelta – dichiara il Presidente del Distretto della Pesca, Nino Carlino – è un esempio di come il merito e la competenza vengano sempre riconosciuti.” Un augurio di buon lavoro viene espresso anche nei confronti degli altri dirigenti appena nominati.
“In questo momento – aveva dichiarato il presidente della Regione, Nello Musumeci – i cittadini si attendono concretezza e scelte adeguate. Per questo abbiamo dato priorità alla scelta di quei dirigenti ai quali sono affidate le delicate fase successive all’approvazione della legge finanziaria. Abbiamo individuato persone competenti e di grande spessore, riconosciute per la propria qualità. Per la prima volta si procede a nominare la dirigenza generale dopo un formale atto di interpello ed è un significativo metodo di lavoro improntato alla trasparenza e alla meritocrazia. Di questo ne sono assolutamente contento”.