Risorse disponibili dal 2021 puntando su aree rurali, digitalizzazione e ricambio parco macchine.
Dall’Europa arriva un aiuto concreto a sostegno della ripresa del settore agricolo e agroalimentare per fronteggiare la crisi da Covid e incoraggiare una reale svolta del comparto in chiave innovativa e green. E’ quanto dichiara Cia-Agricoltori Italiani esprimendo soddisfazione per il via libera della Comagri al Parlamento europeo sull’anticipo al primo gennaio 2021 dello stanziamento di oltre 8 miliardi di euro a favore del settore, a cui si aggiungono 2,6 miliardi previsti dall’accordo sul Bilancio Ue (1,22 destinati all’Italia).
Per Cia, che aveva già sollecitato interventi immediati senza aspettare l’entrata in vigore della riforma Pac nel 2023, si tratta, infatti, di un’iniezione di liquidità importante accompagnata tra l’altro da quella visione strategica auspicata più volte dall’organizzazione che pone al centro del rilancio le aree rurali così come la digitalizzazione e la sostenibilità dell’agricoltura.
E’ dunque, positiva la conferma da parte dell’europarlamentare Paolo De Castro, che almeno il 55% dei fondi aggiuntivi dovrà incentivare la crescita delle aree interne tramite investimenti in agricoltura di precisione, ricambio generazionale e modernizzazione dei macchinari, da tempo richiesta da Cia, con il rinnovo del parco macchine agricole in chiave competitiva e green.
“Si tratta di un riconoscimento fondamentale all’agricoltura europea e italiana -ha detto il presidente nazionale di Cia, Dino Scanavino- che ha dimostrato grande tenuta e forte responsabilità nel garantire ai cittadini cibo sano e di qualità durante il lockdown, pur subendo le conseguenze economiche di una crisi globale. Ecco perché velocizzare l’accesso alle risorse europee è necessario per permettere al settore di riassestarsi, continuando ad assicurare l’approvvigionamento alimentare e rispondere alle prossime sfide ambientali del Green Deal”.