Venerdì 23 e sabato 24 in streaming su www.terramadresalonedelgusto.com.

Al via la prima edizione di Terra Madre Bergamo – venerdì 23 e sabato 24 ottobre, in streaming su www.terramadresalonedelgusto.com – l’iniziativa voluta dal Comune di Bergamo e dal Comune di Milano in collaborazione con Slow Food e con il patrocinio del Consiglio di Regione Lombardia per condividere priorità, approcci, strumenti normativi, buone pratiche e progetti europei e capire come nutrire le città senza depauperare le risorse del pianeta. Terra Madre Bergamo si tiene all’interno di Agricultura e diritto al cibo, la manifestazione bergamasca in programma fino al 25 ottobre, nata nel 2017 per meglio accompagnare l’appuntamento mondiale del G7 dell’Agricoltura, dedicata ai temi dell’alimentazione di qualità e di un’agricoltura sostenibile (www.agriculturabg.it).

«I temi dell’agricoltura sostenibile, della valorizzazione della filiera agroalimentare locale, della relazione tra produzione agricola e tutela del paesaggio sono esattamente quelli di cui ci siamo occupati in questi anni, grazie anche alla spinta di Expo 2015, all’esperienza del G7 di qualche anno fa e alla firma del patto sulla Urban Food Policy – ha spiegato il sindaco di Bergamo Giorgio Gori . Le esperienze si sono intrecciate: il lavoro del tavolo permanente sull’agricoltura, insediato in Comune, il moltiplicarsi dei mercati dei produttori e il crescere delle forme di consumo alimentare consapevole, l’avventura della Valle della Biodiversità, la nascita del Biodistretto, la collaborazione con l’Università e con la Camera di Commercio, i progetti sulle mense scolastiche, il contributo costante di BergamoScienza e di istituzioni importanti come il Cesvi. Tutte queste energie si sono coordinate in occasione del G7 dell’agricoltura dando vita ad Agricultura, un evento a cui la difficile e particolare manifestazione 2020 dà continuità, segno dell’affermazione dell’agricoltura sostenibile come leva di sviluppo economico, di qualificazione dei costumi alimentari e di valorizzazione del nostro territorio, ma addirittura rilancia la sfida, coinvolgendo nuovi soggetti del territorio e affrontando nuovi fondamentali temi per il futuro del mondo in cui viviamo».

Testo alternativo

Gli incontri di Terra Madre Bergamo, fanno parte del programma di Terra Madre Salone del Gusto 2020, la manifestazione dedicata al cibo buono pulito e giusto e alle politiche alimentari che propone un ricco palinsesto di iniziative organizzate dalla rete Slow Food in 160 Paesi del mondo, coinvolgendo il pubblico in eventi digitali, fisici e diffusi fino ad aprile 2021.

Protagonisti della due giorni bergamasca sono i rappresentanti delle 28 città italiane firmatarie del Milan Urban Food Policy Pact e gli attivisti della rete di Slow Food, per condividere priorità, approcci, strumenti normativi, buone pratiche e progetti europei per capire come nutrire le città senza depauperare le risorse del pianeta.

«Con Terra Madre Bergamo – ha raccontato il segretario generale di Slow Food Paolo di Croce – assisteremo all’incontro tra le amministrazioni italiane che stanno lavorando sulle food policies e gli attivisti di Slow Food nei territori, che racconteranno i progetti e le esperienze della rete a livello globale per garantire un cibo buono, pulito e giusto per tutti. Da questo confronto potranno nascere comunità coese, riunite intorno all’obiettivo di produrre una ricchezza condivisa, che ha al centro non solo gli indicatori economici ma la salute della collettività, la tutela dell’ambiente, la salvaguardia del paesaggio. Comunità permeate in un territorio in cui soggetti profondamente diversi cooperano affinché i sistemi di produzione e distribuzione alimentare siano sostenibili e garantiscano l’accesso a un cibo sano, riducendo allo stesso tempo gli sprechi, valorizzando la biodiversità locale e agendo per mitigare la crisi climatica. Per uscire dalla crisi che stiamo vivendo, che è sanitaria, ma anche ambientale, alimentare ed economica, serve infatti la politica “con la P maiuscola”, espressione di una società capace di ragionare sul bene comune abbandonando l’individualismo sfrenato, occorre consapevolezza da parte di chi prende decisioni, chi produce e chi compra, ed è indispensabile lavorare a livello educativo nelle scuole. Per questo la comunità è la nostra proposta. Sono convinto che Terra Madre Bergamo sia un nuovo punto di partenza per mettere in rete un numero sempre maggiore di città, associazioni, produttori: soggetti convinti che sia possibile creare un sistema alimentare sostenibile, buono, pulito e giusto, per sperare in un futuro diverso. In questo senso l’esempio dei Mercati della Terra, come quello di Bergamo, è emblematico perché mette insieme, nel pieno centro cittadino, l’amministrazione comunale e i produttori della zona, le associazioni di categoria e i consumatori, i ristoratori e le attività didattiche».

Testo alternativo

Tema dell’edizione 2020 di Terra Madre Bergamo è Our Food, Our Planet, Our FutureCibo, pianeta, futuro: una concatenazione di relazioni che ci raccontano di come il modo in cui ci rapportiamo al cibo avrà impatti significativamente diversi sul pianeta. Una visione che non poteva essere più attuale, vista l’entità dell’emergenza, non solo sanitaria, ma anche ambientale, economica e sociale. Secondo Slow Food l’unica strada percorribile per nutrire il pianeta, garantendo a tutti un cibo buono, pulito e giusto, è la biodiversità in tutte le sue accezioni: dal livello invisibile dei batteri a quello delle specie, dei saperi e delle culture.

«Sono molto lieta di partecipare a questo appuntamento dedicato alle politiche alimentari delle città, all’interno del palinsesto di Terra Madre che da sempre promuove riflessioni e pratiche di giustizia e sostenibilità in campo alimentare – ha affermato Anna Scavuzzo Vicesindaco di Milano delegata alla Food Policy. – Attraverso la costruzione delle Food Policy, le città possono attivare e promuovere azioni concrete per migliorare il sistema alimentare e renderlo sostenibile coinvolgendo tutti gli attori locali e raggiungendo obiettivi fondamentali quali l’accesso al cibo, la riduzione degli sprechi e l’educazione, così come la ricerca e l’innovazione. È necessario quindi attivarsi al fine di introdurre le Food Policy all’interno delle priorità del governo delle città».

«Regione Lombardia – ha dichiarato il Consigliere Regionale Giovanni Malanchini – è da sempre impegnata nella tutela dei prodotti agroalimentari di qualità, nella valorizzazione delle produzioni a chilometro zero e nello studio di soluzioni agricole innovative che possano sempre più essere rispettose dell’ambiente e del mondo che ci circonda. Per questo sono fiero di aderire e partecipare alla quarta edizione della manifestazione “Agricoltura e diritto al cibo” che quest’anno ospiterà anche l’iniziativa “Terra Madre” Bergamo, voluta proprio per condividere soluzioni e progetti per rendere sempre più sostenibile la nostra agricoltura, permettendole nello stesso tempo di competere attraverso la promozione delle sue eccellenze. La Lombardia è la prima regione agricola d’Italia e la Bergamasca vanta ricchezze uniche al mondo: abbiamo il dovere di preservarle, tutelarle e valorizzarle al meglio con il coinvolgimento di tutti i protagonisti della filiera agricola e agroalimentare. Un obiettivo che condivido con gli organizzatori, con Slow Food e con tutti coloro che credono in questa importante mission. Grazie di cuore per questa iniziativa!».

«Terra Madre a Bergamo – ha confermato il fiduciario di Slow Food Bergamo Raoul Tiraboschi – è il riconoscimento di un percorso condiviso tra amministrazione cittadina e associazioni del territorio sui temi della Food Policy. Coniugare impegno civico dei cittadini e delle associazioni che li rappresentano e strategia politica delle Amministrazioni nelle attività concrete quotidiane e di lungo periodo è quanto accade nei tanti territori dove le politiche del cibo sono entrate nell’agire quotidiano. C’è ancora moltissimo da fare, ma la strada è quella corretta, riunendo nel Tavolo permanente Food Policy i tanti attori e promuovendo azioni e programmi congiunti».

Il programma è disponibile sul sito di Agricultura e diritto al cibo.