L’iter di approvazione del nuovo disciplinare dell’asparago verde di Altedo IGP era iniziato circa 2 anni fa ed ha visto un percorso a tappe partito dai Soci del Consorzio dell’Asparago e coordinato dal CSO Italy.
La pubblicazione in Gazzetta Ufficiale Europea del Regolamento 2020/1738 e del nuovo disciplinare è avvenuta il 23/11/2020, dopo aver superato i numerosi step a livello nazionale ed europeo. Il disciplinare modificato sarà in vigore dal 14 dicembre 2020, ovvero dal 20° giorno successivo alla pubblicazione in GUCE. Il testo del regolamento di approvazione ed il testo del disciplinare è già pubblicato anche sul sito del Mipaaf al seguente link: https://www.politicheagricole.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/3343
I cambiamenti sono soprattutto legati alle varietà certificabili con il marchio IGP che, dopo il primo riconoscimento si sono evolute e rinnovate mantenendo, anzi aumentando, le caratteristiche qualitative uniche di questo prodotto ed ampliando il calendario di produzione.
Sono ammesse alla denominazione le varietà Franco, Giove, Ercole, Vittorio e Athos e stralciate le obsolete Precoce di Argenteuil e Ringo di cui, tra l’altro, è ormai impossibile reperire il materiale di riproduzione e quindi attuare nuovi impianti.
Il disciplinare appena approvato prevede, inoltre, la possibilità di utilizzare gli asparagi IGP nei prodotti trasformati, dando ancora maggior visibilità alla denominazione protetta.
L’asparago Verde di Altedo IGP è un’eccellenza dell’Emilia-Romagna riconosciuta a livello nazionale ed europeo per le specificità del prodotto e il suo sapore prelibato.
L’Emilia-Romagna produce quasi 5.000 tonnellate di asparagi e solo nell’area di Mesola (Ferrara) ed Altedo (Bologna), in terreni ideali per questa coltura, si coltiva il prodotto IGP.
La produzione 2020 si è caratterizzata per una quantità non elevata ma di eccellente qualità che è stata riconosciuta ed apprezzata soprattutto dalla GDO mentre il canale Horeca e il dettaglio tradizionale hanno vissuto grandi difficoltà a causa della concomitanza del pieno produttivo con il primo lock-down nazionale.
“Il nuovo disciplinare – dichiara il Presidente del Consorzio Gianni Cesari – darà l’opportunità di aumentare gli investimenti ad asparago IGP che, in questi anni hanno dimostrato di essere, pur se una nicchia, molto interessanti per il crescente apprezzamento dei consumatori di tutta Europa.
Penso che – conclude il Presidente Cesari – l’approvazione del nuovo disciplinare possa dare ulteriore slancio al Consorzio grazie alla potenziale adesione di ulteriori Soci, al calendario di commercializzazione più ampio e alla possibilità di trasformare il prodotto e utilizzarlo tutto l’anno.”
La procedura di modifica del disciplinare è stata seguita da CSO Italy, braccio operativo del Consorzio dell’Asparago Verde di Altedo IGP.
“CSO Italy – dichiara il Presidente Paolo Bruni – vanta un’esperienza unica in Italia per la gestione dei prodotti IGP. Seguiamo i Consorzi di tutela e valorizzazione supportando l’iter tecnico per le modifiche di disciplinare e la richiesta di nuove denominazioni. Oggi – conclude il Presidente Bruni coordiniamo l’attività amministrativa, di tutela e di promozione dei tre Consorzi IGP più importanti in Emilia-Romagna e non solo: Asparago Verde di Altedo, Pesca e Nettarina di Romagna e Pera dell’Emilia-Romagna e Limone di Siracusa IGP.
Oggi, sempre più le nuove politiche europee del Green Deal vanno verso la valorizzazione di prodotti tipici e sostenibili”.