Nell’intervista di oggi, abbiamo contattato Giovanni Lo Faso, imprenditore agricolo che vive e lavora a Marineo, un piccolo centro a metà strada tra Palermo e Corleone. Il signor Lo Faso si fa promotore, da anni, della salvaguardia della razza autoctona di Gallina Coronata Siciliana grazie al suo allevamento che preserva la biodiversità e rispetta le tradizioni antiche.
Come è nata la sua azienda?
Provengo da una famiglia di agricoltori e sin da piccolo seguivo mio padre nella sua attività di coltivazione di grano e allevamento. Nel 2000 ho introdotto in azienda l’allevamento di galline ovaiole, adottando da subito il metodo di allevamento all’aperto. Attualmente nel mio allevamento sono presenti galline ovaiole comuni a tutti gli allevamenti e galline di razza Coronata Siciliana. Il mio progetto futuro è quello di sostituire gradualmente le galline comuni con quelle di questa razza autoctona siciliana a rischio di estinzione.
Quali sono le caratteristiche della Gallina Coronata Siciliana?
Animale molto rustico, con poche pretese, dalla grande resa, molto resistente ai climi caldi e asciutti, ha un temperamento vivace, sanguigno, ma in genere non buona volatrice. Il suo aspetto è fiero e battagliero, particolarmente resistente alle malattie più comuni, di indole vagabonda, se lasciata libera di pascolare può procurarsi buona parte dell’alimentazione giornaliera, anche se può continuare a vivere e a produrre confinata in piccoli ambienti. Le galline depongono già dal 5° mese di vita uova dal caratteristico guscio colore bianco ed in numero di oltre 150 per ciclo; La razza è altresì caratterizzata da una particolare cresta doppia, a coppa.
Qual è il suo metodo di allevamento?
Nutro da sempre una grande passione per gli animali per questo il mio primo obiettivo è stato quello di garantire loro in primis benessere e rispetto.
Le mie galline non vivono in gabbia ma a terra, si muovono liberamente e hanno accesso ad un ampio spazio esterno di terreno erboso in cui possono razzolare integrando alla loro alimentazione anche ciò che il terreno gli offre. Quello che proponiamo, da questo punto di vista, è uno spazio adeguato e organizzato per le loro esigenze nei pollai, ma soprattutto diamo alle nostre amate galline la possibilità di stare all’aperto godendo di molte ore al giorno di luce, di sole e aria.
Oltre ad essere un allevamento, la sua azienda produce grani antichi siciliani. Come combina le due attività insieme?
L’alimentazione tradizionale delle galline ovaiole è basata su mais e soia, prodotti che attualmente troviamo solo OGM e che io per questo sto cercando di sostituire con i grani antichi siciliani. La riscoperta e l ‘utilizzo dei grani antichi siciliani è auspicabile per il rispetto della biodiversità, la riduzione di agenti chimici e cosa più importante per la nostra salute oltre che per le sue inimitabili proprietà organolettiche. Il mio obiettivo è contribuire alla realizzazione di una sana alimentazione per questo io stesso sono il coltivatore di questi grani antichi, il mio impegno in questi ultimi anni ha dato vita anche alla produzione di farine e pasta ottenute dai nostri grani di Timilia, Perciasacchi e Maiorca.
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