Battista, avviata ricognizione per stima danni, ma è sempre più urgente rivedere Dlgs 102/04, oggi ormai anacronistico
“Le gelate che durante il fine settimana hanno colpito buona parte del territorio della Regione Puglia hanno messo a serio rischio le colture in campo, con particolare riferimento alle gemme, e inferto un altro duro colpo al primario regionale”. Lo sottolinea il presidente della Copagri Puglia Tommaso Battista, informando di aver prontamente allertato le strutture territoriali della Federazione al fine di effettuare una rapida ricognizione e una prima stima dei danni da segnalare ai comuni.
“In caso di danni, infatti, vanno avviate le procedure indicate dal Dlgs 102/04, che prevede la verifica da parte delle autorità competenti, la quantificazione del danno e il conseguente utilizzo del Fondo di solidarietà nazionale in caso di riconoscimento dello stato di calamità”, ricorda Battista, spiegando che “nel caso in cui quest’ultimo venga riconosciuto, le aziende agricole possono beneficiare di una sospensione del versamento dei contributi previdenziali e assistenziali, della sospensione o del differimento del termine per gli adempimenti degli obblighi tributari e previdenziali, così come del pagamento delle rate e degli effetti del credito agrario e, infine, un anticipo sui pagamenti dei premi PAC”.
“A tal proposito, reiteriamo la nostra richiesta al Governo affinché intervenga con una deroga a quanto previsto dal fondo di solidarietà nazionale, così da garantire risarcimenti anche per i danni alle produzioni assicurabili, come da Piano Assicurativo Nazionale, escluse dalle agevolazioni previste dal Dlgs 102/04, e andando in tal modo a tutelare anche le aziende non assicurate”, continua il presidente.
“Nonostante l’impegno del governo nell’ultima legge di bilancio, infatti, che ha istituito un Fondo mutualistico nazionale a copertura dei rischi catastrofali, risulta inderogabile la modifica del Dlgs 102/04, che al giorno d’oggi appare del tutto anacronistico, in ragione del sempre più frequente verificarsi di eventi climatici estremi; le aziende agricole hanno bisogno di interventi compensativi più rapidi e procedure più snelle così da ottenere più celermente i risarcimenti per i danni da calamità”, conclude Battista.