Produrre con fantasia, perseveranza e capacità imprenditoriale costituisce per l’imprenditore agricolo una sfida progettuale innovativa e tecnologicamente evolutiva in grado di sapersi agganciare per un verso alla cultura territoriale tradizionale, sempre viva e valida, ma anche per agganciarsi a forme e tecniche colturali innovative.
Formule e metodi che sono capaci di migliorare la resa produttiva da una parte e la riduzione dei costi dall’altra ma anche di realizzare una visione green della produzione agricola in grado di ridurre l’uso di sostanze chimiche di sintesi ma anche la razionalizzazione e la fertilizzazione del terreno nel rispetto dei principi ecologici, economici e tossicologici ivi compresa l’irrigazione che deve soddisfare sì il fabbisogno idrico delle colture ma anche quello di evitare sprechi di acqua, lisciviazione dei nutrienti e sviluppo di avversità.
Sfide che il gruppo “Sanapu Sicilia” sta cercando di portare avanti sin dal 2018, anno di nascita della azienda.
Gli amici, così sono e si definiscono Claudia, Elena, Marco e Thomas, proprietari dell’azienda, hanno fatto tesoro di queste idee ed ognuno, per la sua parte, si è avventurato in questo progetto investendo la propria capacità lavorativa, la passione ed i mezzi finanziari a disposizione.
Tutto ciò ha consentito la realizzazione di un obiettivo progettuale di base, quello della produzione frutticola di qualità, con l’aggiunta della trasformazione dei prodotti delle coltivazioni in conserve, marmellate, confetture e creme, e, mediante lo sviluppo di grafica e di confezionamento dei prodotti ottenuti, la vendita e la commercializzazione.
L’avvio iniziale, costituito da una piccola azienda con 5 ettari di terreno non tutto lavorabile, si è trasformato in poco più di quattro anni in una realtà imprenditoriale viva e dinamica basata sulla coltivazione di alberi tradizionali ma anche di ortaggi e di verdure.
Quali sono gli alberi da frutto che coltivate, i metodi di coltivazione e quale uso di trattamenti utilizzate per difendere le piante dagli attacchi di parassiti?
Principalmente coltiviamo alberi di agrumi; pompelmi; arance navel, calabrese, vaniglia, tarocco, sanguinello; mandarini; limoni; cedri (detti piretti, varietà più dolce); Kumquat (mandarino cinese); abbiamo anche alberi di nespole; pere, susine e fichi neri.
Infine carrubi, ulivi (alcuni impiantati da qualche anno) e mandorli.
Per coltivare utilizziamo metodi quanto più possibile naturali, come la potatura o la concimazione naturale del terreno come sovescio, compost e concimi organici in quanto cerchiamo di preservare al meglio la biodiversità e la naturale guarigione (in caso di malattie) degli alberi o delle piante; è capitato che in caso di attacchi massicci da parte di parassiti abbiamo usato prodotti consentiti in agricoltura biologica.
Oltre agli alberi da frutto quali sono le verdure e gli ortaggi che coltivate in azienda?
L’orto lo studiamo in base agli ortaggi che ci servono per le preparazioni annuali.
Per le nostre ricette al momento coltiviamo peperoni dolci; pomodori; cipolle tipo Giarratana, dorate e quelle rosse di Tropea; barbabietole rosse e peperoncino Cayenna.
Quali sono i prodotti, conserve e creme che ricavate dalle vostre produzioni e coltivazioni?
Dagli agrumi ricaviamo in particolare delle marmellate che abbiniamo alle erbe selvatiche che ritroviamo nei nostri terreni come quella di limone e nepetella o arancia e finocchietto, poi c’è la marmellata di arancia rossa, quella di cedro e quella di pompelmo che lavoriamo con ricette semplici per preservarne il gusto e la particolarità del frutto.
Ogni anno cerchiamo di studiare abbinamenti nuovi che si uniscano anche ai sapori della nostra terra come la marmellata di arancia e carruba, un connubio perfetto!
Con gli ortaggi invece abbiamo creato dei prodotti davvero unici nel loro genere, i nostri chutney mediterranei, delle salse agrodolci che uniscono frutta e verdure cotte in un mix di zucchero e aceto, particolarmente speziati che si abbinano perfettamente ai formaggi, carni e pesce; come quello di Mandarino e spezie, Arancia e senape o Mora e pomodoro, ma anche la Cipolla ubriaca al vino rosso o la Cipolla caramellata alla carruba.