“Lo avevamo detto presentando le Linee programmatiche del nostro ministero nell’ottobre scorso: agricoltura, pesca e agroalimentare al centro dell’agenda politica e sociale del paese. Non abbiamo dunque dovuto aspettare, fortunatamente, la drammatica emergenza – prima sanitaria, adesso anche produttiva, economica e sociale – del Covid-19 per avere ben chiare centralità e strategicità di questa filiera per il nostro paese e per l’interesse nazionale. Non a caso dico: questo settore è una parte rilevante dell’interesse nazionale”.

Così la ministra Teresa Bellanova nell’intervento pubblicato sull’inserto speciale de Il Foglio. Dopo aver analizzato il peso economico e sociale della filiera alimentare in termini produttivi ed economici, e aver rimarcato la leadership europea dell’agricoltura italiana che per valore aggiunto è prima in Europa seguita da Francia e Spagna, Bellanova ha dunque delineato ragioni e obiettivi del la Strategia nazionale per il sistema agricolo, agroalimentare, forestale, della pesca e dell’acquacoltura consegnata al Presidente Conte e presente nel Masterplan “Progettiamo il rilancio” in forma di schede e risorse aggiuntive da impegnare (circa 4 miliardi).

“La Strategia nazionale per il sistema agricolo, agroalimentare, forestale, della pesca e dell’acquacoltura consegnata al Presidente Conte”, prosegue Bellanova, “non è dunque il frutto di un’emergenza, a cui pure dobbiamo sapere rispondere in tempi e termini adeguati e coerenti, quanto di un impianto programmatico-politico già tracciato e avviato con la Legge di Bilancio 2020, che adesso richiede obbligatoriamente implementazione, rafforzamento, una nuova più forte e condivisa consapevolezza. Questo affinchè il posizionamento del settore, maturato in anni di impegno da parte di tutti gli attori economici e social i della filiera, non venga vanificato, né siano intaccate le posizioni di leadership mondiale guadagnate. E affinché, anche attraverso la policy indicata proprio nella Strategia si sia capaci di garantire al sistema agroalimentare nazionale le risposte adeguate e di indicare alle nuove generazioni un paradigma produttivo e occupazionale positivo”.

“Una premessa concettuale è indispensabile – continua la Ministra –  la Filiera della vita va ripagata dell’enorme impegno messo in campo in questi mesi per garantire un bene essenziale come il cibo e consentire a noi tutti la salvaguardia di abitudini e consuetudini alimentari. E’ necessario valutare con attenzione come l’emergenza si sia riverberata su segmenti di eccellenza, mettendoli a dura prova”.

“La Strategia individua dunque risposte a una crisi generata nel presente, inedita per gravità e vastità, e contemporaneamente costruisce e nutre lo sguardo lungo, a garanzia del futuro lungo alcuni assi: potenziamento delle imprese e delle filiere; lotta al dissesto idrogeologico e tutela di risorse come suolo, acqua, foreste; tracciabilità e trasparenza sull’origine dei cibi; promozione internazionale; sostenibilità integrale e sicurezza nei controlli. Per dare risposte al presente e mettere a dimora il dopo”.

Per concludere: “L’Italia può giocare da protagonista la partita del Green Deal europeo, esserne uno dei veri motori di proposte. E’ questa la condizione imprescindibile perché agricoltura, pesca, agroalimentare si affermino come settori del futuro, continuando ad attrarre, come accaduto finora, le nuove generazioni con performance importanti, siglando il patto necessario tra sostenibilità, ricerca, innovazione, qualità, legalità e tutela del lavoro. Il futuro del sistema paese, il vero rilancio, passa da qui”.