Il dibattito sull’intitolazione del premio per il migliore cannoniere al campione Paolo Rossi non è ancora giunto a un punto fermo.

Con la scomparsa del goleador dei Mondiali dell’82, nel dicembre scorso, il mondo del calcio si era mobilitato per intitolare al “Pablito” nazionale il riconoscimento che ogni anno viene dato al capocannoniere della massima serie del campionato, ma finora, nonostante il coro di consensi, non c’è nulla di fatto.

Paolo Rossi, oltre che un grande campione, era anche un imprenditore agricolo in Toscana, da sempre socio di Confagricoltura. Ed è per questo che oggi la Confederazione si è attivata affinché non si indugi ulteriormente nell’intitolazione formale del Premio.

Confagricoltura ha pertanto preso contatti con alcuni stakeholder del mondo sportivo, ad iniziare dal CONI, condividendo con il Comitato la realizzazione del Premio Fair Play, che esalta i comportamenti ispirati ai valori della lealtà e della correttezza sportiva, “quei valori – evidenzia Confagricoltura – che hanno da sempre contraddistinto l’operato di Paolo Rossi”.

La Confederazione auspica che si arrivi presto a una soluzione e si dichiara già pronta a impegnarsi per la premiazione, nel ricordo di un campione e di un imprenditore agricolo che ha sempre messo il suo impegno e la sua dedizione per la crescita del settore primario.