Il drone per la lotta biologica alla piralide del mais, grazie al Trichogramma brassicae, ha il vantaggio di combattere efficacemente un pericoloso fitofago pur rispettando l’ecosistema. In particolare vengono preservati tutti gli antagonisti naturali che tengono sotto controllo altri parassiti come il ragnetto rosso o gli afidi. “L’impatto ambientale praticamente nullo di questa metodologia di lotta – affermano i tecnici di Agridroni – è una delle qualità più apprezzate dai nostri clienti che sempre più frequentemente cercano la sostenibilità”.
Un altro vantaggio della distribuzione con drone è la possibilità di effettuare i trattamenti anche dopo intense precipitazioni o irrigazioni a scorrimento, con terreni inaccessibili alle trattrici a trampoli. Completamente ininfluenti sono invece le irrigazioni a pioggia che possono essere effettuate prima, durante e dopo il trattamento stesso. Un ulteriore vantaggio è la possibilità di effettuare il trattamento biologico contro la Piralide anche in quei campi che, a causa di allettamenti causati da attacchi di Diabrotica o da precipitazioni accompagnate da forti venti, non sarebbero altrimenti accessibili con i mezzi meccanici.
Non da ultimo, va considerato che il drone per la lotta biologica alla piralide del mais non causa nessuna perdita di produzione poiché non vengono danneggiate le piante.
“Grazie al nostro distributore robotizzato – continuano i tecnici di Agridroni – ad alte prestazioni, le capsule vengono rilasciate in base alla posizione GPS pre-impostata nel software di volo del drone, in modo estremamente preciso, così da avere una perfetta uniformità di distribuzione ed una maggiore efficacia del trattamento”.
Forse irrilevante per alcuni, ma importante per altri, è il basso impatto ecologico che questi velivoli elettrici, hanno rispetto alle metodologie tradizionali di distribuzione.
E’ importante ribadire che, pur essendo una delle poche modalità di lotta alla piralide ammesse nelle coltivazioni di mais biologico, il trattamento con Trichogramma viene applicato nella maggior parte dei casi su mais da agricoltura convenzionale. Circa il 90% dei nostri clienti coltivano mais da granella, da trinciato (silomais), ma anche da biomassa, in modo convenzionale.
La piralide del mais e il suo antagonista il Trichogramma brassicae
La Piralide del mais (Ostrinia nubilalis) è un lepidottero Crambide, diffuso su tutto il territorio nazionale. Le sue larve sono estremamente polifaghe potendo svilupparsi a spese di diverse specie vegetali sia coltivate che spontanee. La la specie d’elezione però è il mais.
Lo sfarfallamento degli adulti della prima generazione avviene da metà maggio a metà giugno, mentre quello della seconda generazione avviene tra la prima decade di luglio e fine luglio. In annate calde come quelle degli ultimi anni, si ha anche una terza generazione nel mese di agosto. I voli delle diverse generazioni tuttavia, tendono parzialmente ad accavallarsi nel corso dell’estate.
La Piralide produce un danno quantitativo diretto, causato dallo stroncamento dei tutoli e dalla conseguente perdita della pannocchia. I danni a carico dello stocco e della pannocchia si traducono in perdite produttive che possono attestarsi sino al 30% della resa potenziale della coltura.
Sotto l’aspetto qualitativo, gli attacchi di Piralide possono aumentare notevolmente il contenuto di alcune micotossine nelle cariossidi di mais. Gli organi vegetali danneggiati risultano infatti, più sensibili alla contaminazione da parte di funghi, patogeni appartenenti al genere Fusarium e Aspergillus. Il Fusarium in particolare, è veicolato dalla Piralide e in particolari condizioni ambientali produce tossine cancerogene dette Fumonisine in grado di contaminare la filiera alimentare. La presenza di micotossine oltre i limiti di legge impone la distruzione del prodotto.
Trichogramma brassicae i cui adulti hanno una dimensione di ca. 0,5 mm, è un imenottero parassitoide oofago di lepidotteri come l’Ostrinia nubilalis. La femmine di Trichogramma depongono le uova all’interno delle uova della Piralide provocandone la morte.
Dalle capsule distribuite attraverso i nostri droni, usciranno scalarmente le femmine di Trichogramma brassicae che deponendo il proprio uovo all’interno delle uova di Ostrinia nubilalis, provocheranno la successiva morte delle larve in formazione.
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