“È fondamentale definire le priorità che dovranno far parte del piano strategico nazionale di attuazione della Pac che entro il 31 dicembre andrà presentato alla Commissione Europea. Il sistema dell’allevamento costituisce senz’altro una di esse e dovremo trovarlo indicato a chiare lettere nel piano, come obiettivo declinato in termini di scelte e risorse strategiche”. Lo ha detto il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti, intervenendo a Cremona al forum ‘Towards the new European Green Deal – Il ruolo dell’agrozootecnia tra nutrizione, sostenibilità e modelli produttivi’, nell’ambito degli appuntamenti delle Fiere Zootecniche Internazionali.
“A fronte di un numero crescente di variabili e del significativo aumento dei costi di produzione, agricoltori e allevatori hanno bisogno di certezze – ha proseguito Giansanti -. Stabilire le priorità significa anche definire i settori sui quali il governo intende puntare”.
“Il comparto – ha ricordato il presidente di Confagricoltura – dovrà rinnovarsi nell’ottica della ‘zootecnia 4.0’; grazie anche ai fondi del PNRR e della legge di Bilancio bisognerà incrementare i processi innovativi di digitalizzazione e robotizzazione delle aziende zootecniche per l’efficientamento produttivo, l’ottimizzazione dei costi e, al contempo, per il contributo importante per il miglioramento dell’impatto ambientale e della sanità animale. C’è poi tutto il discorso del rilancio delle energie rinnovabili collegate agli allevamenti che sono un’opportunità che devono cogliere pienamente gli allevatori ma anche il Paese”.
Connesso c’è il discorso del rilancio del consumo del latte attivando le opportune iniziative di corretta informazione e valorizzazione. In quest’ottica, la Libera Associazione Agricoltori Cremonesi si è già mossa con “Latte.News”, il progetto editoriale pensato per costruire uno storytelling positivo intorno all’alimento latte e per superare le troppe fake news.
Infine il presidente si è soffermato sul protocollo d’intesa per il prezzo del latte. “Per la prima volta – ha osservato – esiste un tavolo nazionale sul latte, che si riunisce mensilmente per fare il punto sulla situazione di mercato. Prelude alla costruzione di un meccanismo condiviso di indicizzazione che tenga conto anche dei costi produttivi. La remunerazione degli allevatori dovrà crescere e l’industria di trasformazione e la GDO hanno compreso che si tratta di un passaggio ineludibile. Rivolgo ad esse un richiamo ed un auspicio ad implementare rapidamente il protocollo, superando le difficoltà tecniche e di principio e trasferendo quanto prima il premio emergenza stalle agli allevatori per il latte ceduto”.