Il Fondo sarà gestito dal MIPAAF per sostenere l’emergenza alimentare e contrastare lo spreco alimentare.
E’ stata appena pubblicata in Gazzetta Ufficiale la rettifica al Decreto rilancio per quanto riguarda il Fondo Indigenti.
Il Fondo, che già con il Cura Italia veniva dotato di risorse per 50milioni di euro, è stato adesso implementato di ulteriori 250milioni di euro, sempre con la regia del Ministero delle Politiche Agricole, e con un duplice obiettivo: sostenere il bisogno alimentare delle famiglie in difficoltà, contrastare lo spreco alimentare.
“Per puro errore materiale”, dice la Ministra Teresa Bellanova, “il testo pubblicato stamane in Gazzetta Ufficiale recava indicazioni sbagliate e imprecise, corrette poi dalla successiva rettifica, così come condiviso nel Consiglio dei Ministri in cui il Governo ha dato il via libera al Decreto Rilancio.
Ho voluto fortemente assumere come obiettivo irrinunciabile l’implementazione per 250milioni di euro del Fondo, con il duplice obiettivo di fronteggiare i bisogni delle famiglie e delle persone in difficoltà e al tempo stesso contrastare lo spreco alimentare acquistando esclusivamente prodotti italiani e di qualità. Obiettivi peraltro condivisi pienamente con il Tavolo Indigenti, che torneremo a incontrare domani mattina in videoconferenza”.
Di seguito la nuova formulazione dell’articolo 226
Art.226
(Fondo Emergenza Alimentare)
1. A valere sulle disponibilità del Fondo di Rotazione di cui alla legge 16 aprile 1987, n.183, è destinato l’importo di 250 milioni di euro ad integrazione delle iniziative di distribuzione delle derrate alimentari per l’emergenza derivante dalla diffusione del virus Covid-19 e con le procedure previste dal fondo di cui all’art. 58, comma 1, del decreto-legge 22 giugno 2012, n.83 convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n.134, cui concorre il Fondo di aiuti europei agli indigenti (FEAD) 2014/2020, istituito dal regolamento (UE) n. 223/2014 del Parlamento Europeo e del consiglio dell’11 marzo 2014.
2. Alle erogazioni delle risorse di cui al comma 1 provvede l’Agenzia per le erogazioni in agricoltura.