Lunedì, 12 ottobre, il voto in Comagri al Parlamento Ue. Serve liquidità da 2021 e lungimirante piano d’azione.
L’agricoltura europea e italiana che ha dimostrato grande tenuta nel garantire ai cittadini il necessario approvvigionamento alimentare durante il lockdown, non sta uscendo indenne dalla crisi socio-economica causata dal Covid e ha estremo bisogno di liquidità immediata dal 2021, come di una concreta strategia che ne sostenga l’utilizzo per rendere il settore realmente protagonista del cambiamento. Cia-Agricoltori Italiani fa così appello alla Commissione agricoltura del Parlamento Ue che lunedì prossimo, 12 ottobre, si esprimerà sulla possibilità di utilizzare da subito le risorse specifiche per il settore previste nel Next Generation EU.
Per Cia, dunque, come già sollecitato dallo scorso maggio, è necessario che i 7,5 miliardi che l’Europa ha destinato allo Sviluppo rurale, vengano messi nelle disponibilità degli agricoltori già con le norme in vigore e non nel 2023 con la riforma della Pac come precedentemente indicato dalla Commissione e ritenuto da Cia pericolosamente tardivo.
Inoltre, secondo Cia, è altrettanto opportuno che le modalità di utilizzo della specifica liquidità da parte del settore agricolo, siano adeguatamente sostenute e orientate da una visione strategica strutturata, puntuale e lungimirante.
In gioco, ricorda Cia-Agricoltori Italiani, c’è la sopravvivenza sul mercato di tante imprese agricole e lo sviluppo del più ampio sistema economico europeo il cui futuro dovrà molto all’ingegno, alla capacità imprenditoriale, ma soprattutto alla spinta sugli investimenti da parte dei produttori agricoli e agroalimentari. Il settore deve cogliere da protagonista l’opportunità del cambiamento e fare propria l’urgenza di sostenibilità non solo economica, ma anche ambientale e sociale.
A tal fine, precisa Cia, a supporto del comparto, deve crearsi una sinergia tra le risorse del Next generation EU, il Recovery Fund e ovviamente i fondi Pac previsti per il periodo transitorio, con lo scopo di traghettare l’agricoltura europea verso una nuova fase in cui, per far fronte alle sfide del Green Deal, sarà fondamentale incentivare la dotazione tecnologica e digitale da parte degli agricoltori.
Infine, da Cia-Agricoltori Italiani l’input a fare anche un salto di qualità nel riconoscimento dei comportamenti più virtuosi, nel promuovere ricerca e innovazione, nel diffondere e condividere conoscenza. Nei prossimi mesi, non potrà mancare un’attenta analisi dei fenomeni che connoteranno l’evoluzione del sistema agroalimentare. Approccio necessario a una riforma della Pac seriamente in grado di adattarsi a un’agricoltura sempre più in rapida evoluzione.