Ottimo esordio sul mercato per le mele italiane. L’avvio della campagna di commercializzazione 2021-22 mostra segnali di continuità con quella precedente e lascia intravedere elementi positivi per l’evoluzione della situazione nei prossimi mesi sia sul mercato interno sia su quello estero.
La produzione, secondo gli ultimi dati di Assomela non ancora definitivi, si attesterà a circa 2 milioni di tonnellate, di cui circa 1,8 milioni destinate al mercato del fresco, in flessione del 5% sullo scorso anno. La qualità del prodotto risulta buona anche se i calibri sono mediamente inferiori al 2020, a causa delle basse temperature nella fase di post allegagione.
La produzione europea, al contrario, sembra attestarsi su livelli superiori al 2020 e in linea con la media dei tre anni precedenti (+1%).
A condizionare positivamente il mercato sin dalle prime contrattazioni è stata la carenza di frutta estiva (in particolare susine, pesche e nettarine) che, favorendo l’esaurimento delle scorte residue della campagna precedente, ha permesso di collocare il nuovo prodotto su livelli di prezzo simili o superiori a quelli iniziali della campagna 2020/2021.
Quanto all’evoluzione della campagna, ci si attende che la produzione al di sotto della media di pere e kiwi possa contribuire a sostenere la domanda e le quotazioni delle mele.
Nel mercato retail secondo i dati Ismea-Nielsen, gli acquisti di mele tra ottobre 2020 e settembre 2021 si sono ridotti di circa il 9% in quantità, a fronte di una riduzione meno mercata della spesa (-6%) grazie all’incremento dei listini medi. A determinare l’andamento negativo è stata soprattutto la forte riduzione delle vendite registrata tra marzo e maggio 2021 rispetto allo stesso periodo del 2020, quando – va ricordato – il primo Lockdown generalizzato aveva determinato un boom degli acquisti alimentari presso il canale domestico.
In relazione alle dinamiche del commercio estero, si segnala che la mela è il prodotto ortofrutticolo che vanta il miglior saldo della bilancia commerciale italiana. Nell’ultima campagna – da agosto 2020 a luglio 2021 – il saldo dell’Italia ha sfiorato quota 900 milioni di euro grazie all’esportazione di circa un milione di tonnellate di mele.
Nel periodo agosto 2020 – luglio 2021 la quantità esportata è cresciuta del 14% su base annua per un aumento degli incassi del 19%. Contemporaneamente, le importazioni si sono dimezzate in termini di quantità e la relativa spesa è diminuita del 20%.