I prezzi in calo dei lombi freschi pesano sulla macellazione. In recupero prezzi e redditività dei prosciutti Dop.
Redditività in leggero aumento per l’allevamento suinicolo italiano: questo il dato che emerge nel mese di novembre ed evidenziato dall’indice Crefis che su base congiunturale segna +0,9%. Ciò è dovuto al rallentamento della crescita dei prezzi delle materie prime per l’alimentazione e dall’incremento dei prezzi dei suini pesanti da macello. Rimane negativa la variazione tendenziale, ovvero il confronto tra i prezzi di quest’anno e quelli dello stesso periodo del 2020: -17,3%.
Ma vediamo meglio l’andamento del mercato a novembre: il prezzo medio mensile dei suini da macello della tipologia pesante destinati al circuito tutelato è stato pari a 1,536 euro/kg con un aumento dello 0,9% rispetto al mese precedente. Anche il valore della variazione tendenziale torna a essere positivo.
In calo invece la quotazione dei suini da allevamento di 30 kg: 2,023 euro/kg per una variazione congiunturale del -6% e un dato tendenziale pari a -7%.
In calo a novembre la redditività della macellazione su base congiunturale, con l’indice Crefis sceso dell’1,4%; una dinamica negativa dovuta alla diminuzione delle quotazioni dei lombi in concomitanza all’aumento dei prezzi dei capi da macello. Sfavorevole anche il dato tendenziale che mostra il confronto tra i prezzi di quest’anno rispetto a quelli del 2020: -3,7%.
Passando ad analizzare il mercato dei tagli freschi del mese di novembre troviamo i prezzi delle cosce della tipologia pesante destinate a produzioni tipiche saliti a 4,780 euro/kg per una variazione mese su mese del +0,6%. Positivo anche la dato tendenziale, che attualmente risulta essere il valore rilevato più alto da aprile 2018, pari a + 20,7%. Stabili invece le quotazioni medie mensili delle cosce fresche pesanti destinate a produzioni non tipiche con il valore fermo a 4,090 euro/kg; rimane però positiva la variazione tendenziale (+25,7%).
Sfavorevole invece la situazione dei prezzi dei lombi che risultano in calo a livello congiunturale: per il taglio Padova si è registrato un valore di 3,125 euro/kg (-2,3%) mentre il taglio Bologna ha quotato 3,025 euro/kg (-2,4%). Rimangono positive le variazioni tendenziali per entrambi i prodotti: +0,8% e +3,9%, rispettivamente.
Passando al comparto della stagionatura la redditività mostra andamenti differenti secondo la tipologia di prodotto. Per il prosciutto Dop pesante l’indice Crefis di redditività è in aumento sia su base mensile (+1,3%) che su base annua (+28,9%). Il prodotto pesante non tutelato mostra invece una redditività pressoché stabile a livello congiunturale (+0,1%) mentre rimane negativo il valore tendenziale pari a -13,3%.
Dato questo andamento il gap di redditività tra le produzioni Dop e quelle non tipiche risulta ancora a favore delle prime con un dato in ulteriore aumento e pari a +24%.
Infine, uno sguardo al mercato dei prosciutti stagionati che vede, sempre a novembre, il prodotto tutelato pesante in fase favorevole con prezzi medi mensili in aumento su base congiunturale (+2,2%) per un valore di 9,125 euro/kg; ancor meglio la dinamica tendenziale che segna una variazione pari a +16,2%. Positivo l’andamento dei prezzi anche del prodotto pesante non tutelato che ha raggiunto un valore di 6,275 euro/kg: +1,2% rispetto a ottobre e +1,6% nei confronti dell’anno scorso.